Non girate pagina al calendario. Cambiatelo direttamente, non con
uno
più bello o più pratico, ma con quello dello scorso anno perché a Hollywood
il tempo non si è fermato, è tornato indietro. Indietro a un anno fa quando
la notte degli Oscar doveva essere una cerimonia sobria e diretta ché il
paese era in guerra e mentre muoiono i figli d’America non si poteva stare a
perdere tempo davanti alla tivvù per ingozzarsi di pop corn e ammirare le
tolette delle star. Vero. Tutti gli show del mondo possono attendere quando
c’è da falsificare rapporti dell’Intelligence per inventare depositi di
fantomatiche armi di distruzione di massa. E mentre qualche topo di
biblioteca studiava cartine dell’Iraq per piantarci immaginari carri armati,
depositi e campi addestramento manco fosse stata una partita a Risiko,
l’industria cinematografica festeggiava se stessa. E spillette della pace e
Michael Moore a parte, non si era visto gran
segno di morigeratezza. Complice forse la frivolezza del film evento
Chicago, le signore non rinunciarono ai gioielli da milioni di dollari
né agli abiti glamour. Tutto considerato lo spettacolo (di una noia mortale)
andò avanti senza intoppi regalandoci la sorpresa dell’Oscar a
Roman Polanski…..unico vincitore
impossibilitato a mettere veramente in imbarazzo l’Academy perché realmente
impossibilitato a mettere piede negli Usa. Ma le stranezze fanno capolino
proprio quando non ci speri più. E forse Rod Serling ha tirato indietro le
lancette di un curioso orologio trascinando il Kodak Theatre Ai Confini
Della Realtà….quella che avrebbe dovuto palesarsi 365 giorni fa e che invece
vediamo solo ora in versione castigata. A cominciare dalla moda. I colori
pastello impazzano, il bianco rimbalza dai cravattini ai vestiti con lo
strascico. I collier sono stati rubati da qualche ladro gentiluomo per
evitare che le signore facciano gaffes (certo qualcuno è rimasto, ma si sa
la classe, almeno per ora, non si può comperare). I distintivi della pace
abbandonano l’incomprensibile colomba stilizzata per la consueta forma
circolare. L’Academy manda in onda il tutto con 5 secondi di ritardo per
evitare sermoni anti governativi, anti interventisti, anti americani, ma
premia due tra gli attori più in linea con questa mentalità. Due dai cui ci
si può aspettare tutto: Tim Robbins, migliore
attore non protagonista, e Sean Penn, migliore
attore, che non si lascia sfuggire l’occasione per ribadire che "non
esistono armi di distruzione di massa in Iraq". Della guerra parla
addirittura lo sconosciuto regista di The fog of war, miglior
documentario, sperando che l’America "smetta di mandare a morire i propri
soldati per guerre inutili come il Vietnam". È un’edizione infinitamente
migliore rispetto a quella "falsata" dello scorso anno e non c’era da
dubitarne. Il mattatore Billy Crystal è tornato
a far ridere e Dio sa se ce ne sarebbe stato bisogno lo scorso anno.
Soprattutto se, come molti dissero, lo show si faceva anche per supportare e
rinfrancare le truppe distaccate in medio-oriente. Ma all’epoca sbeffeggiare
un anti militarista come Moore o il cattivone Saddam sarebbe sembrato fuori
luogo……meglio limitarsi a sbattere la sua faccia su una carta da poker.
Tanto il trionfatore si chiama Il ritorno del Re e insegna che alla
fine la guerra può essere vinta solo dai giusti…no matter what will happen.
Restano solo un paio di domande: 1) Perché Sean Astin non ha ottenuto la
nomination come miglior attore non protagonista per il suo Sam? (Sarebbe
stata l’unica nomination a non trasformarsi in premio, quindi perché fare
gli avari?) 2) Qualcuno dell’Academy si è accorto che hanno mandato la
premiazione per quest’anno nel marzo 2003 e quella per lo scorso anno ieri
sera?
Valentina Neri
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Tutti i premi |
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Miglior film : Il Signore degli
Anelli - Il ritorno del re |
Regia :
Peter Jackson - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re |
Migliore attore protagonista: Sean Penn p-
Mystic River |
Migliore
attrice protagonista: Charlize Theron - Monster Foreign Language
Film |
Miglior film straniero: Le invasioni
barbariche |
Migliore
attore non protagonista: Tim Robbins - Mystic River |
Migliore attrice non protagonista: Renée
Zellweger - Ritorno a Cold Mountain |
Miglior
sceneggiatura originale: Lost in translation |
Miglior sceneggiatura non originale: Il
Signore degli Anelli - Il ritorno del re |
Fotografia: Master and Commander - Sfida ai confini del mare |
Montaggio: Il Signore degli Anelli - Il
ritorno del re |
Scenografia: Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re |
Costumi: Il Signore degli Anelli - Il
ritorno del re |
Trucco:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re |
Effetti speciali: Il Signore degli Anelli -
Il ritorno del re |
Suono:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re |
Effetti sonori: Master and Commander -
Sfida ai confini del mare |
Miglior
colonna sonora originale: Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
|
Miglior canzone originale: "Into the West"
(Fran Walsh, Howard Shore e Annie Lennox) - Il Signore degli Anelli - Il
ritorno del re |
Miglior film
d'animazione: Alla ricerca di Nemo |
Miglior documentario: The fog of war
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Miglior
cortometraggio: Two soldiers |
Miglior cortometraggio documentario:
Chernobyl Heart |
Miglior
cortometraggio animato: Harvie krumpet |
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