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STORIA DI MARIE E JULIEN |
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Puoi
pensare a quanto un uomo possa sentirsi solo nell’incapacità di comunicare e
al come e perché la rinuncia all’amore logori l’anima ed invecchi le mura di
casa, o ad un giorno che non è mai troppo lungo prima di una notte che è
quasi sempre infinita. Puoi pensare a quanto una donna possa soffrire, fino
a morire, se finge d’amare e al come e perché quell’oscuro oggetto del
desiderio possa infondere colore alle pareti e tempo al giorno che non è mai
troppo corto prima che arrivi la notte. Puoi pensare che la vita non sia
così
Pensi che Emmanuelle Béart non sia una donna, ma la Donna e che Rivette sia innamorato di lei e l’abbia attesa trenta anni prima di girare un film che era nei suoi progetti fin dagli anni ‘70. Pensi che il corpo, il sesso e la carne possano essere un viatico per la redenzione e un viaggio della fantasia oltre che un piacere esclusivamente sensoriale e pensi anche che...
....Che il
film sia troppo lungo e che avresti voluto assaltare la cabina di proiezione
per tagliare personalmente la pellicola... che Rivette sia un vecchio
maestro fuori tempo
Infine, non si sa come e perché qualche giorno dopo ci si ritrova a pensare che Storia di Marie e Julien è come un gran vino che ha bisogno di tempo prima di poter essere assaporato come si deve, proprio come farà Julien (Jerzy Radziwilowicz) che con il tempo imparerà ad amare Marie che con una lacrima s’è chiamata da morte. Per sempre. Davide Catallo |
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