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Vita di Elmore Leonard (detto Dutch)

 

Elmore LeonardNon usa un word processor, scrive con la penna e dopo ripassa tutto a macchina per gustarsi l’effetto della pagina messa in ordine. Ultimamente ha accantonato il lavoro come sceneggiatore perché sostiene di non riuscire a lavorare in team: "Devo stare da solo e non conosco un altro modo per scrivere." Non ha un computer, mandargli una e-mail è fatica sprecata (al più, provate con la posta tradizionale all’indirizzo: Elmore Leonard, 2192 Yarmouth Road, Bloomfield Village, MI 48301). Ad occuparsi del suo sito ufficiale è l’amico Gregg Sutter perché Dutch (lo chiamano così dai tempi della high school) non vuole saperne. È generoso con Sonnenfeld, Tarantino, Soderbergh, cineasti che hanno riportato al cinema la sua ‘vocè. Considera Tishomingo blues la sua opera migliore e, parlando di mystery, precisa: "Non sono interessato al mystery. Scrivo crime novels. C’è sempre un crimine nei miei romanzi." E un magistrale lavoro sui dialoghi, tanto. Un intreccio di battute che inchioda il lettore alla pagina rivoluzionando il genere con quell’impronta autoriale (hemingwayana, per qualcuno) che rivela una grande attenzione al background dei personaggi, siano essi bootleggers, giocatori d’azzardo, sceriffi o cameriere in un posto per camionisti.

Trail of the Apache, il primo racconto pubblicato di Elmore Leonard, apparve sulla rivista Argosy Magazine nel dicembre del 1951 con due anni di anticipo sul romanzo The Body hunters. Prima di dedicarsi interamente alla scrittura, Leonard, nato a New Orleans (Louisiana) l’11 ottobre del 1925 da Elmore John Leonard (executive della General Motors) e Flora Rive Leonard, laureatosi in letteratura presso la University of Detroit, lavora come pubblicitario e soggettista per commercials e documentari industriali alzandosi tutti i giorni alle cinque del mattino per scrivere un paio d’ore prima di recarsi al lavoro. Questa fase iniziale della sua produzione è occupata ("Per motivi commerciali", sostiene il diretto interessato) da racconti e romanzi western, tra i quali The Law at Randado (1954), Last stand at Saber River (1959) e Hombre (1961), Paul Newman in Hombreinserito dalla Western Writers of America nella lista dei venticinque migliori romanzi del genere, poi diventato un celebre film con Paul Newman. Nel 1969 i telefilm ambientati nel West hanno portato ad un calo dell’attenzione dei lettori nei riguardi delle storie con pistoleri, indiani e immense praterie. È l’anno in cui vedono la luce The Big bounce e The Moonshine war, avventure che spostano l’attenzione dello scrittore verso il noir e che saranno portate sul grande schermo rispettivamente da Alex March e Richard Quine. A creare il giusto rumore intorno a Leonard è Donald I. Fine, mente della piccola casa editrice Arbor House. Fine spedisce ad un numero imprecisato di addetti ai lavori pacchetti contenenti edizioni fuori commercio dei libri di Leonard (talora semplici estratti o condensati) accompagnandoli puntualmente con lettere personali. Tutti cominciano a chiedersi: "Who is Elmore Leonard?"

Il contatto con Hollywood innesca una parallela attività come sceneggiatore (tra le pellicole firmate, Joe Kidd di John Sturges, 1972 e Mr. Majestyck di Richard Fleischer, 1974), primo segno dell’attenzione dell’industria cinematografica nei riguardi di Dutch. È di questo periodo la fortuna di un romanzo in particolare, Fifty-Two Pick-up (1974), thriller incentrato sulla vicenda di Harry Mitchell, un uomo d’affari ricattato da un gruppo di criminali che rapiscono la sua amante e la uccidono filmando l’omicidio. Dal libro, il regista John Frankenheimer ha poi tratto nel 1986 un film omonimo con Roy Scheider, Ann-Margret e la conturbante Vanity, allora pupilla di Prince.

Al ritmo di uno-due romanzi l’anno, Leonard pubblica ventisette libri tra il 1976, anno di Swag e il 2002, caratterizzato dall’arrivo dello splendido Tishomingo blues. In When the women come out to dance di Elmore Leonardmezzo, ci sono Cat chaser (1982), Get shorty (1990), Rum punch (1992), Out of sight (1996), Cuba libre (1998), mentre per il 23 novembre 2003 è annunciata l’uscita nelle librerie americane della raccolta di nove racconti When the women come out to dance. Leonard vive con la terza moglie Christine a Bloomfield Village, Michigan, un sobborgo di Detroit e dice: "Vivo a Detroit perché mi piace. Perché conosco i nomi di tutte le strade."