ANDREW MASTERSON: Gli Ultimi giorni (Marsilio, pp. 406, € 16,00. Traduzione di Vittorio Curtoni) |
Complice l’ottimo lavoro di traduzione operato da Vittorio Curtoni, le pagine del romanzo pubblicato dalla promettente collana ‘Marsilio Black' scorrono a velocità supersonica anche nel nostro idioma. Se l’avvio è affidato al ritrovamento del cadavere di Shelag Jane Purdey, giovane tossica decapitata e crocifissa nella chiesa di St. Cuthbert, i colpi di scena legati al delitto stesso e alla biografia di Joe non si contano: in entrambe i casi, le diverse versioni della ‘verità’ s’intersecano fino al crearsi di una matassa inestricabile popolata da preti alcolisti, produttori e trafficanti di snuff movies, sante che si reincarnano in femmine fatalmente folli, agenti federali dai capezzoli forati, poliziotti più imbranati di Stanlio & Ollio. Come recita il sottotitolo italiano, questo è l’apocrifo di Joe Panther, un vangelo spietato, un’alternate version anfetaminica all’interno della quale Giovanni Battista è un barbone col cervello in pappa che battezza i bimbi sui lerci marciapiedi della periferia di Melbourne e fa strage di poveri cagnolini, mentre i rappresentanti di Dio sulla terra si presentano in qualità di lupi travestiti da agnelli. Gesù fa quel che può: percosso, invocato, maledetto, ripetutamente messo in crisi e in manette, è un uomo che ogni giorno si sforza di architettare un nuovo, cialtronesco sistema per sopravvivere al peggio ("Per quanto a lungo una persona viva, c’è un limite all’intelligenza, alla capacità di imparare e acquisire saggezza"). Suo è il dubbio, non l’onnipotenza. Lo spirito è quello di una bottiglia di Jamesons, il fumo che sale al cielo arriva dalla brace dell’ennesima sigaretta accesa nel cuore di una squallida notte nel ghetto.
Folle, cinico e divertente. Metafisico e lapidario. Prego Dio che la Marsilio si affretti a tradurre la seconda avventura di Joe Panther intitolata (come l’album-epitaffio degli Stone Roses!) The Second Coming. (N.G.D’A.) sul web: www.marsilioblack.tk |