“La luce era nitida, le
fiamme lambivano le cime degli alberi. Sterling, stremato e reattivo,
fumava appoggiato a un pioppo. Quasi tutto era compiuto. Aveva fatto il
lavoro in modo impeccabile, come sempre.”
Il caso Montesi. Il caso
Mattei. Piazza Fontana. L’Italia ritratta in nero in un arco di tempo
che va dal 1954 al 1972. Il Paese delle trame, dei delitti e delle
bombe, degli affari e dei ricatti che lasciano segni permanenti nella
Storia tricolore. Cicatrici profonde, interrogativi allarmanti, colpi
bassi e amaro in bocca ad ogni pagina, tra poliziotti corrotti, politici
di merda e soprattutto buchi, grossi buchi neri che inghiottono ogni
verità in un magma di menzogne buone per il popolo bue.
Sangue e urla, seguiti
da grosse manciate di sabbia per coprire tutto.
L’Italia senza
giustizia. L’Italia delle vittime senza colpevoli con nomi e cognomi
impressi a chiare lettere. L’Italia come una consumata puttana che apre
le gambe a figure sinistre come lo stragista Andrea Sterling, spietato
psicopatico fascistoide al servizio dei potenti. La stessa signora un
po’ dark, un po’ cialtrona che negli ultimi anni è stata al centro delle
opere di Wu Ming,
Massimo Carlotto, Giuseppe Genna, Giancarlo De Cataldo
e Girolamo De Michele. La cronaca, la Storia, raccontate attraverso il
filtro della narrativa (dove lo scrittore è sempre un bugiardo
professionista) seguendo l’esempio dei giganti Norman Mailer e James
Ellroy (proprio a lui è dedicato un esplicito atto di ossequio in questo
libro con l’apparizione nella folla di personaggi di Pete Bondurant,
figura chiave di American Tabloid e Sei pezzi da mille).
Cambiano i nomi,
altrimenti non sarebbe un romanzo (Wilma Montesi diventa Ester Conti;
l’allora ministro degli Esteri Attilio Piccioni, padre del musicista
Piero diventa Paolo Morganti e Fanfani viene chiamato Zaccaria). Tre
vicende giudiziarie conclusesi con sentenze di piena assoluzione degli
imputati. La ventunenne Wilma Montesi,
ragazza di origini
modeste,
fidanzata con un agente
di polizia, fu trovata morta sabato 11 aprile 1953, vigilia di Pasqua,
sulla spiaggia romana di Torvajanica: sesso, droga, promesse non
mantenute, scandali che portano lontano. L’uomo d’affari Enrico Mattei,
ex partigiano di area cattolica, personaggio che dopo il suo ingresso
nel mercato del petrolio aveva sfidato l’America e messo a dura prova la
forza delle Sette Sorelle, morì il 27 ottobre 1962 a bordo dell'aereo su
cui stava rientrando da Catania a Milano. Il Morane Saulnier M.S.760
Paris precipitò nelle campagne di Bascapè, paesino in provincia di
Pavia. Secondo alcune testimonianze, il velivolo sarebbe esploso in
volo. Alle ore 16:37 del 12 dicembre 1969, una bomba
composta da circa
sette Kg. di tritolo fu fatta esplodere nella sede della Banca Nazionale
dell'Agricoltura di Piazza Fontana, nel centro di Milano, con un
bilancio di 16 morti e 88 feriti. Non fu l’unica, quel giorno. Non
sarebbe stata l’ultima.
Molto lavoro di scavo
da parte di uno scrittore che all’epoca dei fatti riassunti in questo
noir sulla falsariga della Storia non era ancora nato. Una notevole cura
nel coordinare un coro di voci che catturano il lettore e lo portano nel
cuore di una sinfonia orrorifica attraverso connessioni, quando non
proprio dichiarati omaggi, a tanto cinema e letteratura di riferimento
(incluse particolari incursioni nei territori del fumetto). E si
registrano poche imperfezioni, pochi vizi di ingenuità all’interno di
un’opera che fin dalle prime battute procede impietosamente come un
bulldozer sfruttando con esiti sorprendenti ora lo stile del reportage,
ora quello dell’hard-boiled.
Prima parte di una
trilogia incentrata sui misteri italiani,
Confine di
Stato
rappresenta l’ottimo e ambizioso esordio letterario di Simone Sarasso,
nato a Novara, classe 1978, maestro di sostegno, ex illustratore per
riviste underground e anche autore di Turkemar, racconto
biografico sulla vita di Fred Buscaglione. Il secondo volume (titolo
provvisorio Settanta), dovrebbe vedere la luce entro il 2008,
il terzo e ultimo
si svilupperà intorno al periodo dal 1980 a Tangentopoli, mentre è
giusto precisare che una prima versione del romanzo è stata pubblicata
nel 2006 dalla casa editrice Effequ.
(N.G.D’A.)
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