Di
Elmore Leonard
si è parlato ampiamente nello
speciale comparso sulle
pagine di Blackmailmag esattamente un anno fa, in occasione dell’uscita di
Tishomingo Blues, libro impreziosito
dall’appassionata traduzione di
Wu Ming 1
che, da profondo
conoscitore dell’opera leonardiana, ha saputo efficacemente evidenziare
lecaratteristiche peculiari della scrittura dell’autore.
I dialoghi,
essenzialmente: veloci, assolutamente naturali, intrisi di slang, rendono la
lettura intrigante. Purtroppo, non sempre la trasposizione italiana ha
premiato l’americano, come sottolineato nel predetto speciale, dal Wu
Ming
in questione
“In
inglese, Leonard ha una velocità da formula 1. In italiano, quando va bene,
procede a velocità sostenuta su una statale relativamente sgombra; quando va
male, è roba da incolonnamento sulla superstrada Ferrara-Porto Garibaldi”.
The Big Bounce rappresenta il debutto del Nostro nel mondo del noir ed è
datato 1969. Ma non puzza assolutamente di stantio e lascia emergere in
tutta la sua potenza le prerogative della scrittura di
Elmore.
Lo stile è…naturalista, viene accuratamente evitato il lirismo, i personaggi
fanno la storia, fanno crescere lentamente la tensione e la sensazione è che
l’autore stia lì a guardarli, senza intervenire. Niente voci fuori campo,
nessuno si prende la briga di comunicare direttamente con il lettore che,
dopo qualche pagina, diventa spettatore coinvolto dalle faccende di un
gruppetto di mariuoli.
Già, ecco gli immancabili malviventi. Nel senso di cialtroni che proprio non
se la passano bene e si aggiustano facendo i braccianti agricoli stagionali
nei campi del Michigan.
Tra questi Jack
Ryan, giocatore di baseball per qualche tempo, prima che
la maledetta schiena lo tradisse, poi via, con la serie di F con S, Furti
con Scasso, in compagnia del suo mentore
Leon Woody, in quel di
Detroit.
Su Jack si apre il libro, su di
una pellicola Commercial Ektacrome da 16mm che lo immortala nell’atto di
riempir di botte il caposquadra messicano, munito di mazza da softball.
L’episodio non passa inosservato al padrone dei campi
Ray Ritchie e al suo
fido paraculo Bob
Junior che si preoccupa di dare il benservito a
Ryan. Il quale poco prima di
andarsene si imbatte nel big boss che, all’interno di una Lincoln
decappottabile, parlotta con il sopraccitato
Bob. Viene invitato ad avvicinarsi
e lì si imbatte nello sguardo della ragazza che siede accanto al Signore dei
Cetrioli, Nancy.
Un incontro che segnerà tutto il successivo svolgimento della storia.
Nancy, annoiata, stupenda
diciottenne che vive a scrocco di
Mister Ritchie in attesa
del Grande Salto che possa cambiarle la vita. Una vita, per ora, fatta di
piccoli inganni e ricatti ai padri dei bambini che assisteva e di un
incidente stradale per il quale ha un’udienza fissata presso la corte del
giudice di pace,
sig. Majestyk, con l’accusa di guida pericolosa. La tipina
ha tranquillamente raccolto la sfida di due gagni in auto e con la Mustang
del suo “compagno” è riuscita letteralmente ad agganciarli e a farli finire
nei prati, rotolando qua e là…
A proposito, Miss
Cetriolino Sveglio si diverte a far eccitare il BoB
“Roy Rogers”, ma l’oggetto delle sue nuove attenzioni pare esser
diventato l’ex giocatore di baseball che nel frattempo, in compagnia degli
insoddisfatti braccianti
Billy Ruiz e
Frank “frustrato”
Pizarro, svaligia la casa a due piani riservata al “raduno
annuale degli ex membri dell’Alpha Chi”. La refurtiva viene poi spartita sul
furgone di Pizarro;
rimane da far sparire un ingombrante cartone di birra contenente i
portafogli, ormai alleggeriti, degli sfigatissimi turisti.
Attenzione al cartone, poiché ritornerà spesso protagonista di The Big
Bounce,
insieme al rapporto che si instaura tra
Nancy ed il nostro Jack
che trova intanto lavoro come “tuttofare” al Bay Vista su Shore Road,
di proprietà del sig. Majestyk.
La notte i due si incontrano e la ragazzina si diverte a far girare come una
trottola Ryan che inizia a
nutrire diversi dubbi sulla sua “durezza” e sul suo machismo. Corre al buio
dietro alla diciottenne che, a caccia di emozioni forti, lancia sassi contro
le case vuote della zona, imitata dal ragazzo di Highland Park, Detroit
.
Poi, sempre più difficile, sassi sulle abitazioni nelle quali è evidente la
presenza di qualcuno e, sensazionale (…), buttarsi su un letto di chissà chi
e spogliarsi nudi.
Lei in realtà vuole Lui per realizzare il colpo della vita:
sottrarre i cinquantamila dollari che mensilmente vengono trasportati ai
campi, per il pagamento dei raccoglitori di cetrioli. Stanno depositati per
una notte in una capanna, che sarà mai?
Si prendono, si nascondono, in attesa del momento giusto e poi via.
Ma non tutto è come sembra,
Leonard è un genio, ci
attira verso il Grande Salto, ci costringe a pensarlo durante
l’intera lettura del libro, ma poi…Quale sarà realmente il Grande Salto?
Avrei una gran voglia di raccontare il resto…
Bob Sinisi
sul web:
www.elmoreleonard.com |