James
Graham Ballard se ne è andato dopo una lunga malattia. Aveva 78 anni ed
è stato tra i narratori più importanti del nostro tempo. “Il futuro è
morto” diceva, “e noi siamo sonnambuli in un incubo”. Vogliamo
ricordarlo con un mix delle sue parole illustrato da un collage a lui
dedicato dall’artista Nise No.
“Credo nella morte del
domani, nell'esaurirsi del tempo, nella nostra ricerca di un tempo
nuovo, nei sorrisi di cameriere di autostrada e negli occhi stanchi dei
controllori di volo in aeroporti fuori stagione.”
(James G. Ballard: Ciò
in cui credo)
"Io ho sempre cercato
l´ispirazione nella vita di tutti i giorni, in un mondo fatto di
autostrade, supermercati, stazioni ferroviarie. Il mondo in cui vive la
gente normale. Alcuni mi definiscono uno scrittore di fantascienza. Io
non sono del tutto d´accordo, perché i miei romanzi mi sembrano più
veristi, realisti, di quelli di tanti cosiddetti classici, come Kingsley
Amis o Waugh, che raccontavano un mondo elitario, assolutamente
sconosciuto all´uomo della strada."
(Gli alieni siamo noi.
Intervista a J.G. Ballard di Enrico Franceschini, tratta da La
Repubblica, 5 novembre 2003)
“Macchina da scrivere:
È lei che scrive noi, codificando la propria predisposizione alla
linerarità dello spazio libero dell’immaginario.”
(James G. Ballard:
Progetto per un glossario del XX secolo)
“Era circondato da
presidenti. Molto in alto, sopra di lui, c'era un cielo d'acciaio,
munito di finestre che nulla lasciavano trapelare. Era fatto di metallo?
Wayne giaceva su un esiguo letto d'ospedale in una stanza enorme, le cui
pareti erano così discoste che doveva girare la testa al massimo per
vederle. E c'erano migliaia di sedie disposte in file, come se un
esercito di angelici specialisti medici fosse in procinto di entrare e
osservare il degente.”
(James G.
Ballard: Hello America)
“La guerra smaschera gli
uomini per quello che sono veramente; esseri violenti, pericolosi, un
po’ psicotici. Non siamo creature ragionevoli, razionali. Certo, poi ci
si mette d’accordo su quale lato della strada guidare, giusto per non
fare incidenti.”
(È stato Gesù a
sbagliare. Intervista a J.G. Ballard di Antonella Ottolina, tratta
da Anna, novembre 2006)
“Quale malattia ha una
prognosi più certa e ineluttabile della vita stessa?”
(James G. Ballard: Il
mondo sommerso)
“Credo nell'impossibilità
dell'esistenza, nell'umorismo delle montagne, nell'assurdità
dell'elettromagnetismo, nella farsa della geometria, nella crudeltà
dell'aritmetica, negli intenti omicidi della logica.”
(James G. Ballard: Ciò
in cui credo)
“Per me, Crash — il
romanzo e il film — ha per soggetto la gratificazione, la soddisfazione
profonda di un desiderio. Ai miei occhi, la sola cosa che amplia il
paesaggio del XX secolo è la psicopatologia, e questa psicopatologia se
ne ride dei diktat della morale. Il narratore e sua moglie hanno
conquistato questa immensa libertà che permette loro di giocare i loro
strani giochi senza preoccuparsi delle conseguenze. La psicopatologia è
divenuta il motore di gran parte della nostra vita quotidiana. Il libro
e il film terminano con una nota di esultanza, di soddisfazione
profonda, di compiutezza. Come me, Cronenberg è profondamente
ottimista.”
(Intervista a J.G.
Ballard di Serge Grünberg, tratta da Cahiers du Cinéma n. 504,
1996, traduzione dal francese di Franco Ricciardiello)
“Io penso che la violenza
abbia un ruolo molto particolare, oggi. Il futuro ci riserverà
psicopatologie. La gente è disposta a tollerare livelli di
psicopatologia sempre più elevati nella vita moderna. Livelli
impensabili 50 anni fa. Come questa specie di apertura verso la
pornografia, il che, tra l’altro, è un bene. Mi piace. La pornografia è
bene, è controcultura. Il capitalismo ha una grande inventiva, una
capacità di trasformarsi con brevissimo preavviso. Se qualcosa non va e
tu non vuoi comprarla, non fa niente! Inventeremo qualcosa di nuovo,
riempiremo i negozi con qualche novità.”
(Intervista a J.G.
Ballard di Valerio Evangelisti, tratta da XL, novembre 2006)
“Pornografia: il
sogno casto e asessuato del corpo su se stesso.”
(James G. Ballard:
Progetto per un glossario del XX secolo)
“Credo nelle donne
adolescenti, nel potere di corruzione della postura delle loro gambe,
nella purezza dei loro corpi scompigliati, nelle tracce delle loro
pudenda lasciate nei bagni di motel malandati.”
(James G. Ballard: Ciò
in cui credo)
“Il buio curvava attorno
ai grattacieli di Marina Baie des Anges, una notte cingeva un’altra
mentre i regni della fisica e dei sogni si confondevano.”
(James G.
Ballard: Super-Cannes)
“Ben lungi dall’essere un
medium di intrattenimento escapista, il cinema di fantascienza è sempre
stato un barometro sensibile del clima politico e culturale. I nostri
più viscerali terrori di una superscienza irrazionale correvano lungo i
suoi corridoi bluastri molto prima che gli ambientalisti cominciassero a
preoccuparsi del futuro del nostro pianeta.”
(James G. Ballard: I
miei dieci film di fantascienza favoriti; Interzone,
gen.|febbr. 1992)
“Poco dopo le tre del
pomeriggio del 22 aprile 1973 l'architetto Robert Maitland procedeva
sulla corsia di sorpasso in uscita dallo svincolo di Westway, Londra
centro. A seicento metri dal nuovo raccordo con l'autostrada M4, quando
la jaguar aveva già superato il limite di 120 Km/h, il pneumatico
sinistro scoppiò. Rimandata dal parapetto di cemento l'eplosione d'aria
sembrò detonare il cranio di Maitland.”
(James G. Ballard:
L’Isola di cemento)
“Credo nelle mie
ossessioni, nella bellezza degli scontri d'auto, nella pace delle
foreste sommerse, negli orgasmi delle spiagge deserte, nell'eleganza dei
cimiteri di automobili, nel mistero dei parcheggi multipiano, nella
poesia degli hotel abbandonati.”
(James G. Ballard: Ciò
in cui credo)
“Viviamo in tempi sadici.
Le nostre società sono mosse da impulsi psicotici contradditori. E
immani catastrofi naturali della stazza di Katrina si sposano alla
perfezione con il nostro umore di fondo apocalittico. Dobbiamo chiarire
una volta per tutte che viviamo in società ampiamente secolarizzate: Dio
è morto. E i terribili cataclismi come Katrina, o lo tzunami in Asia,
svolgono ora il ruolo di Dio. Sono loro le potenze immani che ci
puniscono per la nostra condotta immorale. Il che può essere molto
gratificante, fin tanto che non siamo noi i diretti interessati.”
(Violenza infinita.
Intervista a James Graham Ballard di Evelyn Finger, tratta da Die
Zeit, 8 settembre 2005)
“Come tutti i grandi
centri commerciali, il Metro-Centre soffocava l’inquietudine,
neutralizzava la minaccia che esso stesso rappresentava e aveva un
effetto calmante sulle persone sospettose.”
(James G. Ballard:
Regno a venire)
“Modernismo: il
gotico dell’era dell’informazione.”
(James G. Ballard:
Progetto per un glossario del XX secolo)
“La ribellione del nuovo
proletariato era iniziata, ma io ero un nemico o un amico? Sorprendendo
me stesso, aiutai a trascinare le guardie giurate ammanettate
nell’ufficio del direttore e cercai di proteggerli dalle pedate degli
stivali da combattimento dirette alle loro facce.”
(James G.
Ballard: Millennium people)
“Credo nel dolore. Credo
nella disperazione. Credo in tutti i bambini. Credo nelle mappe, nei
diagrammi, nei codici, negli scacchi, nei puzzle, negli orari aerei,
nelle segnalazioni d'aeroporto. Credo a tutti i pretesti. Credo a tutte
le ragioni. Credo a tutte le allucinazioni. Credo a tutta la rabbia.
Credo a tutte le mitologie, ricordi, bugie, fantasie, evasioni. Credo
nel mistero e nella malinconia di una mano, nella gentilezza degli
alberi, nella saggezza della luce.“
(James G. Ballard: Ciò
in cui credo)
Links:
www.ballardian.com
www.jgballard.com
http://www.holli.co.uk/JGB/ballard.htm
http://www.youtube.com/user/ballardiandotcom
http://www.fantascienza.com/delos/delos31/ballard.html
http://www.intercom.publinet.it/Ballard.htm |