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VOLARE CON UN'ALA SOLA |
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Applauditissimo nell’edizione appena conclusasi del Torino Film Festival (dove ha conquistato una menzione speciale) il film racconta le avventure tragicomiche di una giovane donna (l’ottima Anoma Janadari) che travestita da uomo lavora come meccanico in un’officina, riuscendo perfino ad avere una vita matrimoniale con una moglie ignara (almeno sembra) della sua vera identità. Il regista Asoka Handagama è stato definito dai Cahiers du Cinéma “una delle più eccezionali rivelazioni del decennio” in occasione dell’uscita del suo precedente lungometraggio, This is my moon (2000), opera acclamata in numerosi festival internazionali. Con il nuovo film non sbaglia il tiro, dimostrando alla sua quarta prova una forte ed intelligente personalità, estremo gusto visivo ed essenzialità formale, sapienza narrativa e gran capacità di lavoro con gli attori, mettendo in piedi un plot capace di catturare facilmente ogni tipo di pubblico. Allo stesso tempo poetico, leggero, semplice e complicato, il film scorre lentamente su un ripido piano inclinato senza prendere magicamente mai troppo velocità, e senza mai fermarsi nel gioco di ripetizioni di ambienti e personaggi attorno al quale si scandisce questo splendido girotondo. La fotografia merita una nota d’affetto, le musiche spingono a piccole dichiarazioni d’amore : l’universo personale di Handagama merita davvero di essere approfondito. (A.S.)
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