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UNA PRESA SOLA |
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Ottimo lavoro su suoni, musiche e immagini: oltre rimane ben poco. Media recitazione, dialoghi a intermittenza, storia banalotta. C’è troppo sguardo al migliore cinema giovanile occidentale degli ultimi anni in questo lavoro di Oxide Pang. Che ne esce fuori? Il solito mix passato al tritacarne di cose già viste, sentite e rimandate ai manuali di storia ultima edizione. Som è una studentessa, dolce e carina, che si prostituisce per guadagnare qualche soldino. Bank è un generoso e simpatico perditempo che ogni tanto fa da corriere con la “roba”. Si incontrano, si amano, si arriva al colpo che va storto e “bum!”, via verso l’epilogo rocambolesco. Un buon inizio in discesa ripida, poi la calma si fa sempre più piatta. Il regista, molto acclamato per il suo singolare esordio con Who’s Running (To Fa Likit) del 1997, si perde in un film che respira a fatica lungo la grammatica del videoclip. Rimane un buon lavoro visivo, attraverso il quale lo sfondo metropolitano tahilandese trova un’ottima sinergia con i suoi eroi perdenti.
(Z. E. D.) |
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