pizza e film oppure birra e videoclip?..le visioni domestiche di blackmailmag

news

redroom

oltre

Hero di Zhang Ymou è una prepotente invasione cromatica.Danza macabra di corpi votati alla morte. Come Gesù Cristo, gli eroi della pellicola sono l’effige del sacrificio, anime immortali che guardano al cielo.
Un intero esercito non basta a fermarli, migliaia di frecce non li feriscono. Nessuno di loro può morire se non per propria scelta, accettando consapevolmente di immolarsi per il destino di un popolo. Zhang Ymou moltiplica la tragedia amplificandone gli effetti, tra fantasia e realtà, per martirizzare i suoi personaggi all’estremo. Il maestro della scuola di calligrafia, poco prima dello sterminio da parte dell’esercito dell’ambizioso imperatore dice ai suoi allievi: “non annienteranno mai la nostra cultura, oggi apprenderete l’essenza stessa del nostro linguaggio”.
Il merito del regista è percepire la fusione delle arti come strumento di spettacolarizzazione. Riscoprendo Melies, Ymou ha di fronte a sé un territorio inesplorato del fare cinema sospeso tra sperimentazione e tradizione.
Memorabile lo scontro tra Maggie Cheung, l’eterna Irma Vep che commemora stagioni dimenticate, le contaminazioni con l’Europa, la cultura orientale disordinata e Zhang Ziyi che con leggiadre movenze ci ricorda la coerenza della filosofia taoista, l’entusiasmo giovanile che insegue la purezza.
Dvd da avere nella versione doppia con il secondo disco che contiene un buon documentario dal titolo Il cuore di Hero, il classico dietro le quinte e soprattutto una parte dedicata alle musiche e ai costumi orientali.

Jo Laudato