Il Bosco della Sirena                              Altre foto

500 anni di storia visti attraverso gli occhi di Yuta, divenuto immortale dopo aver mangiato la carne di sirena.

Questo è in breve il tema dei maga : "Il bosco della sirena", "Il segno della sirena", "La maschera della sirena".

La storia è stata raccolta in tre volumetti delux ed è una sorta di anticipazione a quelli che diventeranno i

fenomeni degli anni novanta , "Pulp fiction" ed "Il silenzio degli innocenti".

Non voglio certo sminuire Tarantino o Hopkins con il suo Hannibal, dico soltanto che Rumiko ne anticipa la crudezza del linguaggio e la violenza dello stile.

Le immagini offerte dai film, sembreranno documentari sulla natura al confronto degli scenari che l’autrice ha partorito dai suoi incubi.

Non guarda le sirene come disneyani personaggi, ma come ha mostri sanguinari dotati di straordinarie capacità psico-fisico, molto più vicine ad un gusto omerico. Tutta la violenza di questo manga non è gratuita, ma mira a ricreare situazioni storiche miste ad avvenimenti di cronaca. Pensate al Giappone feudale e ai suoi samurai oppure ad un modero serial killer o ancora ad un baby killer. Insomma ciò che leggiamo è uno sguardo sull’uomo, visto e raccontato con la semplicità di un manga.

Indimenticabile è l’harakiri presente in "La Maschera della sirena", atto d’amore per una cultura intrappolata tra tradizionalismo e tecnologia. La Takahashi ci regala una favola nera e senza censure, una protesta inconscia contro un mondo ossessionato dalla scienza