L' inverno di Claudia

E poi un venerdì pomeriggio si sentirono e rimasero d'accordo per vedersi la sera all' Always e farsi gli auguri di Natale. Ale fece tardi perché rimase a casa di Francesco a fumare e a parlargli di lei, gliel'aveva confessato questo sentimento perché proprio non ce la faceva più a tenerselo dentro, e Francesco gli aveva detto beh cos'hai da lamentarti sareste perfetti insieme, e Ale cercava disperatamente di spiegargli quanto fosse pericoloso per lui innamorarsi di una come Claudia, è strana, gli disse, è incostante e non credo che sappia cosa vuole, non lo sa dalla vita e quindi figurati da me, e dopo un paio d'ore di discussioni annebbiate Ale si decise a salire in macchina e mentre correva verso il pub sperava che Claudia non se ne fosse già andata via ma era quasi sicuro di no. Varcò la porta confuso e leggero come sempre dopo le serate a casa di Francesco, e in questo particolare stato mentale e fisico si trovava quando Claudia ubriachissima gli corse incontro e gli buttò le braccia al collo, e gli disse Ale iniziavo a credere che non venissi più mi ero preoccupata, accompagnami a prendere da bere gli disse tenendolo per mano, e Ale stringeva quella mano con forza e si sentiva volare e pensava questo è un sogno, adesso mi sveglio ed è un sogno, o peggio ancora non mi sveglio però lei si fa qualcun altro sotto ai miei occhi e finisce tutto, e invece rimasero soli al bancone a continuarono a parlare e ad abbracciarsi. Claudia lo stringeva e poi lo guardava negli occhi e poi lo abbracciava di nuovo, e Ale sempre con la paura di svegliarsi le chiese, ehi Claudia dì un po', sarai così gentile con me anche domani? e nel momento in cui pronunciò questa frase se ne pentì pensando ecco, adesso mi risponde ma che cazzo vuoi e se ne va, e lei invece sorrise e disse sì, è molto probabile, e poi lo guardò di nuovo negli occhi in un modo che mai più Ale avrebbe potuto scordare, quegli occhi nocciola gli dicevano sì e gli dicevano è tutto vero Ale, è vero, e rimase solo il tempo di un altro abbraccio e un bacio, e nel giro di un istante era già il mattino dopo.
Ale uscì da casa sua e non riusciva a sentire neanche il sonno della notte sveglio, accecato com'era dalla felicità, e pensava e ripensava a lei i suoi capelli la sua pelle le sue mani, tutta era stata sua quella notte le labbra e le braccia e gli occhi era sua e di nessun altro, Claudia Claudia Claudia ti amo tantissimo pensava perché ora sapeva che l'avrebbe salvata, se la sarebbe stretta al fianco e portata via lontano da tutti i guai del mondo e nessuno mai più avrebbe potuto farle del male, non l'avrebbe mai lasciata mai e poi mai e anche lei pensava la stessa cosa gliel'aveva detto, gli aveva detto io non ti abbandono, e mentre la macchina lo riportava a casa con le luci del mattino già accese il volto di lei rimaneva nei suoi occhi aperti o chiusi che fossero, e il suo sguardo dolcissimo mentre gli aveva preso la faccia tra le mani e l'aveva guardato e gli aveva sussurrato, tu sei tutto quello che ho sempre cercato Alessandro e se non lo sapevo prima lo so adesso, e poi da lì fino allo spuntare del giorno dopo era stato solo amore per la prima volta ricambiato e assoluto ed eterno.

 
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