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(TENTATIV DE) ANTERVIÙ A MESSIÈ FILIPPO SCÒZZARI di Nino G. D’Attis Leggi anche la Recensione di Prima pagare poi ricordare e L'Alieno delle figate |
Se fossimo un po’ meno pigri, riusciremmo a stanare Cormac McCarthy dal suo ranch texano senza farci prendere a fucilate nelle chiappe. Se solo lo volessimo, potremmo svelarvi l’identità inoppugnabile di Tommaso Pincio e fornirvi l’identikit aggiornato del suo copycat yankee Thomas Pynchon (o era il contrario?). Con uno sforzo insignificante, saremmo addirittura capaci di tirar fuori risposte accettabili, se non proprio carine, da quella vecchia rapa di nonno Salinger. Quisquilie. Stupidaggini. Bagattelle. Per voi, solo per voi sfaccendati che leggete a sbafo queste pagine. A tutto però c’è un limite. Intervistare Filippo Scòzzari? Bella impresa. Flip la Folì, Ciro Cinzano, Adriana, F.S., Serse Rondon…avete presente? Quello di Cos’ho nella testa? Quello di Presto! Stan finendo le fighe! Quello che, interpretato da un altro, sparava deliri porni ai microfoni di Radio Alice nel film di Guido Chiesa. Accomodatevi, please! Questa volta non possiamo fare altro che alzare le mani e dire: «OK, ci abbiamo provato!»
******** Vorrei partire da un ricordo di lettore: la rubrica ‘Editoria’ da lei curata sulle pagine di Frigidaire. Molte stroncature, l’esilarante tormentone Scòzzari Vs. Bertani Editore, ma anche consigli caldi come Duluth, tutta l’America in una città di Gore Vidal o i romanzi di John Cheever. Recensioni brevi e fulminanti, e aggiungo che da lei, uno come Antonio D’Orrico non ha imparato un bel niente… Qual è la domanda?
Parliamo di flirt letterari: La Dalia Azzurra da Chandler, Il Mar delle Blatte, da un Tommaso Landolfi a misura di Scòzzari. Le è più capitato di avere altre illuminazioni del genere, magari leggendo libri usciti negli ultimi anni? Solo una volta, e proprio col Duluth di Vidal che hai citato. A me piaceva un fracco il libro, e a lui piaceva come scrivo i fumetti, di cui è appassionato (ma dubito che conosca qualcosa non USA). Però ci si mise di mezzo il suo agente letterario, che non ne volle sapere. Vidal lo odia, ma nemmeno lui potè far qualcosa... Sob.
Uno degli imperativi di Frigidaire era non parlare di poesia. Poi nacque la sua serie ‘Hellò Poets’, vignette con deliri poetici che hanno regalato momenti di spensierata demenza a migliaia di lettori. Cito a memoria: “Yo soy la culona di tutti i desideri / La rimeno, o se la rimeno / In tutti i miei pensieri…” Ha mai pensato di tenere un reading pubblico con il meglio di quel materiale? Già fatto, anni fa, durante una serata di Poesia Folle, a Parma. Fui lì lì per essere linciato.
Lei ha scritto: “La comunicazione è bipolare: di qua il truffatore, di là il truffando. Potranno mai incontrarsi e regolare i conti?” Vuole approfondire, a beneficio dei nostri lettori più giovani? Leggersi le ultime pagine della riedizione di Prima Pagare, plììììììììììììs. E c'è pure un articolo\scontro tra me e Barbieri nella Scozz Revue, ospitata nel www. filipposcozzari.org
L’idea di satira attualmente in voga presso gli italiani lascia molto a desiderare: il Bagaglino in televisione, oppure (a-hem!) Forattini. Facciamo un minuto di raccoglimento on line o ci spiega i perché di questo deficit? Raccogliamoci ALMENO un anno. Tutti hanno fifa, nessuno ODIA.
Una delle sue prime storie, Il Re del mondo, ebbe due versioni, una disegnata nel 1974, l’altra nel 1977. Per sua stessa ammissione, la prima doveva molto al segno di Corben. Cazzata. Bacchettata. Mi ispirai, no, COPIAI il segno di Greg Irons, un altro grande.
Ahem, perdoni lo spaccamento, sarò più preciso: Fango e Ossigeno (Grandi Albi Frigidaire, Primo Carnera Edizioni, supp. al n. 96 di Frigidaire, novembre 1988, lire ottomila), a pag. 5 lei (o uno di questi insopportabili doppi che tutti ci portiamo un po' in giro per diletto) scrive a proposito de Il Re Del Mondo: "(...) invano cercavo di esorcizzare copiando il primissimo Corben underground, che allora pochi in Italia conoscevano." Bacchettate a chi? A te. È così importante?
Le accade spesso, oggi, di ricevere in visione tavole di aspiranti disegnatori sfacciatamente scozzariani? Che tipo di reazione ha in casi del genere? Non accade. Dimmi, può accadere?
Nelle ultime pagine di Prima pagare poi ricordare, il fiume di ricordi si ferma, lei scrive: “Ne avrei da raccontare, saltando avanti e indietro con la macchina del tempo…” Si è trattenuto temendo di andare incontro al fraintendimento? Paventava uno scivolone dalla memoria al pettegolezzo? Cazzate da serva. Che mania, cazzo... aspirate tutti alla RAI, eh? M'ero solo stufato.E nella seconda edizione, già esurita, ho solo aggiunto i puntini sulla Faccenda "Tindinza".
Scòzzari-Pazienza-Tamburini-Liberatore-Mattioli: qualcuno, volendo speculare sulla produzione dei singoli, ha deliberatamente rimosso l’esperienza creativa del gruppo. Il suo libro si chiude tuttavia con il celebre monito di Suor Dentona: “LA PROSSIMA BATTAGLIA LO RIFACCIO.” Ha mai provato a richiamare in servizio i pigri Liberatore e Mattioli? Non risponderebbero, mi risparmio la figuraccia.
Come è arrivato alla nuova edizione del libro? Quali garanzie le ha offerto Coniglio Editore rispetto a Castelvecchi? La vuoi gratis, 'sta risposta?
Suor Dentona, stella assente nel firmamento Scòzzari. Tornerà? Le battaglie (ahinoi) non mancano… Ci ho fatto due mostre su Suor Dentona, amico, solo l'anno scorso. Ella non more. Come può ella morere? E ciertamàn non di fame, con in giro tante teste di kzz da sbranare.
Last but not least, la domanda più scemina tra tutte: cosa porterà il 2005 agli aficionados di Scòzzari? Un romanzo? Una storia a fumetti? Vignette? Figa? Intanto non vedo perchè la figa debba andare ai miei fansi, e NON a me. E poi state tuned (State nel tonno): qualcs accadrà. E se non accadrà, accadradrà. Si tratta solo d'avere pazienza.
Grazie. |
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