“Non
rinuncio facilmente all’Estasina! Perquisite tutta Rimini, con circospezione
però, è territorio neutrale!”
Snake
Agent ritorna al futuro. L’opera dada-punk di Stefano Tamburini,
“il primo tentativo
di fumetto dove la figura del disegnatore risultasse completamente obsoleta”
riappare sugli scaffali delle fumetterie e delle librerie italiane in
una bella (e costosa, ahinoi) edizione curata da Michele Mordente e Gianluca
Costantini per Coniglio Editore.
Snake, un Agente X-9 mutato (dalle strisce originali degli anni ’40
disegnate da Mel Graff) e mutante, in stato di perenne accelerazione
anfetaminica quanto il quasi coevo Yorga (su Cannibale, in team con
Filippo Scòzzari). Un Lee burroughsiano dalla morfologia ibrida e sfuggente
passato attraverso la lezione del ready-made rettificato di Marcel Duchamp e
forse anche per l’esempio dei ‘Dirty Comics’, le parodie clandestine degli
eroi di carta (Dick Tracy o Popeye, ad esempio) nate in America con la crisi
del 1929: fotocopiatrice XEROX 3017 e bianchetto per cancellare il lettering
originale, lampi geniali (di un genio oggi purtroppo assente, evaso da
questa dimensione poco prima di Andrea Pazienza) che hanno reso irripetibile
la grande stagione della rivista Frigidaire.
“Betty, sei la solita cagna in
calore! La sicurezza del paese è più importante della frequenza dei nostri
coiti!”
Un
minuto di relax familiare con la moglie di turno, con la scorta di roba
procurata dal suo pusher di fiducia, e un minuto dopo Snake è in volo da
qualche parte, pronto a sventare qualche illogico complotto, a mettersi
sulle tracce di un pericoloso criminale (Ronnie La Belva) malato di sifilide
atomica e per giunta “chiavatore formidabile”. Velotaxi che sfrecciano a
novecentotrenta chilometri l’ora; nazisti estasiatici; terribili
compumitraglie M 1300 da tremila colpi al secondo (per vederle in azione ci
vuole il permesso del Presidente); il telexgiornale della sera che il 22
ottobre 1985 annuncia il suicidio di 150 individui tra giovani e meno
giovani.
È
una prognosi per il nostro mondo che comincia con la necessaria eliminazione
del demiurgo. È la realtà (una realtà sempre più al di fuori dei limiti)
accettata come quadro/mondo empirico proiettato, prodotto di un artefatto.
Eroico e sprezzante, ben oltre la visione primigenia di Alex Raymond e
Dashiell Hammett, il nostro Snake:
“Ho pochi decimi di secondo, amore, volevo dirti che
ti amo tanto!”
Aitante e spassoso (“E
fermati con ‘ste forbici, cornacchia isterica! Mannaggia quel porco!”),
antesignano dei sublimi vaneggiamenti letterari di Mark Leyner.
È
il dicembre del 1980 quando il personaggio fa la sua corrosiva apparizione
sulle pagine di Frigidaire. Tamburini ha alle spalle il fricchettone
supersballato Fuzzy Rat (su Combinazioni), il già citato Yorga,
Ranxerox (con Tanino Liberatore), più un’infinità di altre cose e,
come scrive Mordente (già curatore nel 1998 di una importante monografia
tamburiniana per la Art Core di Perugia):
“Tamburini con Snake Agent esplora le nuove
tecniche artistiche visuali e le introduce nel fumetto. Per la prima volta
matita e china sono completamente sostituite da xerocopie di materiale già
esistente.”
Piombo, deflagrazioni e bestemmie. Hard-boiled de noantri. Plagiarismo e
satira (marzo 1981: il Nostro firma una pagina di Frigidaire
‘Tamburotella’ cannibalizzando i moduli espressivi di Mimmo Rotella). La
musica che piaceva a Seve Tamburo (i Devo, Arto Lindsay e le cose migliori
della No New York) quale ideale sottofondo. Come Snake solo il Supersex di
Gabriel Pontello e, in anni più recenti, i viziosi Batman/Robin di Terry
Richardson.
L’esile libro fresco di stampa è un best of ricavato da Muscles –
Antologia 1980/1984, portfolio di materiali assortiti, inclusi
alcuni pezzi farneticanti firmati come Red Vinyle (Red Ronnie messo in
ridicolo senza pietà). Un manufatto illuminante (nel segno del ‘do it
yourself’) che conferma il personalissimo percorso artistico di Tamburini e
che meritava l’incontro con le nuove generazioni (insisto: peccato per il
prezzo proibitivo, cazzo!).
Nise No
http://web.tiscali.it/stevetamburo
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