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MOTORIZED INSTINCT dei Sequel RESTLESS TIMES di Clara Hill (Sonar Kollektiv) |
Nel panorama stagnante ed inflazionato del nu jazz emergono ancora una volta la qualità, la freschezza e l’originalità delle produzioni riconducibili alla label berlinese Sonar Kollektiv. Da segnalare innanzitutto l’interessante debutto sulla lunga distanza firmato Sequel, duo svizzero di stanza a Zurigo composto dai pionieri Gianni Siravo & Roberto Santo. I due personaggi si erano già messi in evidenza con un EP promo che aveva stimolato le fantasie di Club-Heads come Gilles Peterson, King Britt e Little Louis Vega. Attesissimi al varco, i produttori licenziano l’album Motorized Instinct, autentico e solare compendio di sonorità soulful house, broken funk, phuture boogie e latineggianti. Inevitabili le partecipazioni vocali: apre il lavoro la cantante brasiliana Jenny Chi con Solidad, segnata da un’invitante linea di basso, seguita dall’artista folk Gabriela Krapf che si esibisce sul suggestivo tappeto soul di I Can’t Say No. Irresistibile anche l’interpretazione offerta dalla giamaicana Shoany White su Be There, potente spiaggia broken beat. Spazio anche alle voci maschili:il giovanissimo Guillermo Soria canta “I’m Flying, I’m Flying” nella caldissima Neptune, Moon & Mars preceduto poco prima dal singer r’n’b Pete Penicka in Disease. Un disco da conservare accuratamente nella propria valigetta, tornerà comodo negli imminenti set estivi. Ancora dagli amici kollektiviani giunge il debut di Clara Hill. La ragazza berlinese sin da giovane si esibisce in un gruppo specializzato in acid jazz (all’inizio dello scorso decennio, in piena golden age del genere): proprio durante i suoi concerti conosce uno degli Incredibili Sei Jazzanova, Alexander Barck, che la mette in contatto con i compari Stefan Leisering e Axel Reinemer. Corre l’anno di grazia 1998 e dalla collaborazione tra i nostri nasce un discreto numero di canzoni. Da segnalare No Use che comparirà nell’album In Between del sopracitato sestetto. Clara collabora in seguito alla realizzazione di una delle più belle tracce di Can’t Hold Back,disco d’esordio di Georg Levin, altro artista di punta della scuderia teutonica. Giunge infine il momento di realizzare il suo primo, vero lavoro in veste di solista. Il risultato è Restless Times, raccolta di dodici piccoli gioielli sonori. Si potrebbe parlare di calde songs intrise di soul, dal sapore analogico, grazie anche alla sapiente produzione di Leisering & Reinemer i quali, dietro le quinte, hanno utilizzato l’elettronica nella maniera più delicata e discreta possibile.
Bob Sinisi sul web: www.sonarkollektiv.com |
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