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ULTIMATE FANTASTIC FOUR # 5: DESTINO 2 |
La seconda parte della saga Destino è un numero che illustra al meglio il concetto che sta alla base dell’universo Ultimate. Tecnologia moderna al servizio di un comics e Warren Ellis non si fa mancare nulla per arricchire le sue trame: G.P.S, Bluetooth, lettori Mp3 sono termini che Reed usa regolarmente anche di fronte alla beata ignoranza del roccioso Ben. Sembra però essere Sue Storm il personaggio preferito da Ellis. Pur non potendosi permettere certe libertà che si prese ai tempi di Authority con lo spirito del ventesimo secolo Jenny Sparks, evidenzia nella Fantistic girl caratteristiche da teppistella da strada. Basti solo la scena in cui Sue dopo aver polverizzato una marea d’insetti robot con il suo campo di forza si asciuga il sangue dal naso con fare da vera dura. Sono i dialoghi a fare la parte del leone in questo numero. I duetti tra Johnny e Ben sono pura comicità inglese che suonerà un po’ strana ai teenagers americani così come certi riferimenti alla cultura e alle abitudini di noi europei. La sede del Dottor Destino situata in Danimarca altri non è che il famoso quartiere-parco Cristiania, zona franca occupata ai tempi dei figli dei fiori. Ad un ragazzo americano che desidera farne parte Destino domanda Ti piace la mia rocca Danny? Si..è cool risponde il ragazzo un po’ spaventato e Destino schifato gli dice Cool ? Americani. Due semplici parole che quelli della Marvel non devono aver apprezzato moltissimo. Iniziano invece a convincermi i disegni di Stuart Immonen che non sarà un talento nel tratto e nella cura dei dettagli ma non si limita mai a tagli banali passando da primissimi piani a tavole di più ampio respiro che prediligono l’azione. Destino 2, in definitiva un numero di transizione, si conclude con i nostri quattro eroi in viaggio verso la Danimarca sulla Fantastic car e Victor Van Damme che grida al cielo minacce di morte. Auguriamoci solo che Warren Ellis tiri fuori dal cilindro un finale degno del suo nome dato che la sua saga Incubo con gli Ultimates non è stata certo memorabile.
Jo Laudato |
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