Home | Archivio letture  | Home Letture  | AA.VV. Tu quando scadi? | Will Christopher Baer | Boosta | Davide Bregola | William Burroughs | Catastrophe | Antonio Bufi/Luca Moretti | Mario Desiati | Stella Duffy | Breat Easton Ellis | Saverio Fattori | Speciale Gian Carlo Fusco | KaiZen & Emerson Krott | Michel Houellebecq | Giuseppe Genna | Joe R. Landsdale | Cormac McCarthy | McNeil - McCain | Aldo Nove | Chuck Palahniuk:Cavie | Chuck Palahniuk:La Scimmia... | David Peace - GB84 | Angelo Petrella | Andrea Piva | Gregory David Roberts | Paolo Roversi | Giambattista Schieppati | Stefano TassinariTom Wolfe | Wu Ming 5Ugo Tognazzi | Dalia Nera

Racconti: Anche Wess vuole la sua parte | Benedetti siano i vermi | CloserHai Dozo | La notte in cui scopai la figlia di Sammy BarbòMai più lacrime | Marmulak il vendicatore | Memoria | ZZZ


AA.VV: Copyleft (Gaffi Editore, pp. 196, € 7,00)  

 

AA.VV: Copyleft

Ordina da iBS Italia

Le antologie, quando non puzzano di fredde operazioni di mercato, servono a scoprire mondi e voci, a lasciare traccia di un momento particolare, ad aprire nuovi spiragli. È il caso di Copyleft – Istantanee dal sommerso letterario, curata da Girolamo Grammatico e pubblicata nella collana ‘Evasioni’ dell’editore romano Gaffi. Una raccolta che, si legge nella prefazione, “(...) si pone lontano dall’industria della cultura e la lascia indietro spiazzandola e ignorandola, non per snobbismo, ma per ingenua incomprensione dei meccanismi di marketing e di lobby relations.”

   Il titolo, anzitutto: suona bene, tuttavia non è stato messo a caso o (peggio) con l’unico scopo di suscitare curiosità in libreria. Di copyleft si parla attualmente in Italia come scelta da abbracciare pensando da un lato ad una libera circolazione dei prodotti d’ingegno, dall’altro ad un salvagente offerto all’oggetto libro (ma lo stesso discorso può essere applicato alla musica o al cinema) in un momento in cui la vita media del medesimo è stata drasticamente accorciata dalle regole del mercato (in parole povere: se non sei Giorgio Faletti o Dan Brown, se la fortuna e gli investimenti pubblicitari del tuo editore non ti assistono, solo i parenti stretti sapranno che sei uno scrittore).

   Negli ultimi anni la Rete ha salvato dall’oblio molte cose: dischi, film (si pensi a Donnie Darko, alla notorietà raggiunta in Europa, ben oltre i confini festivalieri, da registi come Shinya Tsukamoto e Takashi Miike) e anche libri. Merito del file sharing, dei blog, dei narratori che hanno intuito le possibilità offerte da uno strumento che qualcuno, per i soliti fini oscuri, preferisce additare come il covo dei pirati del nuovo millennio. Illuminante la dichiarazione di Giovanni Cattabriga, componente del collettivo Wu Ming (presente con il racconto inedito I Trecento boscaioli dell’Imperatore): “Nel caso della letteratura, 5 anni di questa pratica da parte nostra dimostrano che il copyleft permette anche agli editori di vendere, spesso in misura maggiore, avvalendosi del circolo virtuoso prodotto dal diffondersi delle idee. Chi scarica gratis il testo di un nostro romanzo, finisce quasi sempre, se gli è piaciuto, per parlarne in giro, consigliarlo, regalarlo, comprarlo...”

   Ecco allora che il libro che sto recensendo può essere riprodotto con qualsiasi mezzo, purché non a fini di lucro. Costa poco, ma se proprio non hai i soldi per acquistarlo non è un problema. Se ci metto altresì che nei credits gli autori rendono noto di voler devolvere le loro quote a sostegno del progetto Terre di Mezzo per i senza tetto e che la carta utilizzata per stampare ogni copia proviene da fonti sostenibili certificate dal Foresty Stewardship Council, capisco qualcosa di più di Girolamo Grammatico & Co, degli sforzi fatti per documentare (quasi alla maniera di un disco “live in studio”) i readings romani della manifestazione MArte Live, delle migliori intenzioni che muovono l’attuale fucina di un “sommerso letterario” lontano dagli stagni salottieri.

   E i racconti? In un quadro generale che si consegna al lettore come un riuscito gioco di tonalità diverse, frutto di autori in grado di evitare con stile inutili dispersioni ipertrofiche a tutto beneficio del “sound”, La Lapa di Mauro Mirci (tra i pochi debuttanti assoluti) e Centrosocialisti di Paola Guagliumi costituiscono due belle sorprese. Secco e nerissimo il ritmo di Dice il Togliatti di Girolamo De Michele (autore per Einaudi del romanzo Tre uomini paradossali), storia intima e sporca In Carcere le notti passavano lente, l’esperimento a quattro mani firmato da Saverio Fattori e Monica Mazzitelli. Austeri, illuminati da un alone cyberpunk, i drones elettronici che attraversano About:blank di Grammatico.

   C’è tanto, e con poche sbavature.

   A quando Copyleft 2?

 

(N. G. D’A.)

www.gaffi.it