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MEMORIA Un racconto di Andrea Capanna |
Scritto Lunedì 18 aprile 2005 alle 8 circa, prima di andare a dormire, e ottimizzato in Luglio. Concesso in esclusiva a www.blackmailmag.com e dedicato a Gianni D’Attis, perché “senza di lui non avrei mai capito che non c’è nulla da capire”.
Poi succede qualcosa di strano.
Mentre cammina ci sono delle lettere, lettere dell’alfabeto che attraversano la grigia materia:
Fa molto freddo a Roma quella mattina e l’africa nera gli manca più del solito.
Trova una rivista in automobile, una di quelle sceme sceme che regalano nei locali e scova pure una vecchia bic nel cassettino, tutta smangiucchiata da suo fratello. Cerca veloce tra le pagine una zona bianca e ci scrive le cinque lettere nell’esatta successione in cui gli son giunte alla mente, poi strappa l’angolo usato e lo ripone con cura in una taschina del suo portafogli.
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