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ANDREW MASTERSON: Gli Ultimi giorni

(Marsilio, pp. 406, € 16,00. Traduzione di Vittorio Curtoni)

-LEGGI L' INTERVISTA  ALL'AUTORE-

 

Tutto quel che sapete su Gesù Cristo è sbagliato. Oppure non è abbastanza credibile da rendervi completamente impermeabili a nuove sensazionali rivelazioni, qualsiasi sia il vostro grado di dipendenza dalla fede. Del resto, il diretto interessato è il primo ad avere le idee confuse da duemila anni a questa parte, a causa di tutto ciò che gli uomini hanno commesso in suo nome. "Naturalmente ho trentatré anni. Ogni scolaretto lo sa. Ho trentatré anni da quasi due millenni." Lo scorrere del tempo, il morire e risorgere puntualmente dopo tre giorni, l’esistenza da eterno latitante e una certa frequentazione con alcool e droghe hanno lavorato alacremente sul soggetto che a Melbourne si fa chiamare Yeshu (o Joshua, o più semplicemente Joe) Ben Panther. Spacciatore di eroina, detective occasionale, assassino, dropout suonato in stile bukowskiano-lebowskiano, Joe è la voce del lungo, avvincente noir ‘teologico’ che nel 1998 ha segnato il debutto nella narrativa del giornalista Andrew Masterson, classe 1961, inglese cresciuto in Australia. Un ateo che ha letto Burke, Ellroy, Orazio e Tertulliano, tutti sacri testi che lo hanno portato alla costruzione di una storia (premiata con il Ned Kelly Award) in bilico tra L’Ultima tentazione di Cristo, Gemini Killer di William Peter Blatty e I Soliti sospetti.

Complice l’ottimo lavoro di traduzione operato da Vittorio Curtoni, le pagine del romanzo pubblicato dalla promettente collana ‘Marsilio Black' scorrono a velocità supersonica anche nel nostro idioma. Se l’avvio è affidato al ritrovamento del cadavere di Shelag Jane Purdey, giovane tossica decapitata e crocifissa nella chiesa di St. Cuthbert, i colpi di scena legati al delitto stesso e alla biografia di Joe non si contano: in entrambe i casi, le diverse versioni della ‘verità’ s’intersecano fino al crearsi di una matassa inestricabile popolata da preti alcolisti, produttori e trafficanti di snuff movies, sante che si reincarnano in femmine fatalmente folli, agenti federali dai capezzoli forati, poliziotti più imbranati di Stanlio & Ollio.

Come recita il sottotitolo italiano, questo è l’apocrifo di Joe Panther, un vangelo spietato, un’alternate version anfetaminica all’interno della quale Giovanni Battista è un barbone col cervello in pappa che battezza i bimbi sui lerci marciapiedi della periferia di Melbourne e fa strage di poveri cagnolini, mentre i rappresentanti di Dio sulla terra si presentano in qualità di lupi travestiti da agnelli.

Gesù fa quel che può: percosso, invocato, maledetto, ripetutamente messo in crisi e in manette, è un uomo che ogni giorno si sforza di architettare un nuovo, cialtronesco sistema per sopravvivere al peggio ("Per quanto a lungo una persona viva, c’è un limite all’intelligenza, alla capacità di imparare e acquisire saggezza"). Suo è il dubbio, non l’onnipotenza. Lo spirito è quello di una bottiglia di Jamesons, il fumo che sale al cielo arriva dalla brace dell’ennesima sigaretta accesa nel cuore di una squallida notte nel ghetto.

Andrew MastersonMasterson esordisce da asso della letteratura contaminata dosando la spinta verso il delirio puro con inserti ora grotteschi, ora apertamente filosofici fino a violare il confine tra mainstream ed opera ‘di generè. Il suo è un poliziesco che attinge alla grande tradizione hard-boiled (a cominciare dalla figura dell’antieroe che vive ed opera ai margini della legalità) e attraversa i quartieri del fumetto dark (Preacher di Garth Ennis, come pure le storie più dissacranti di Hellblazer). Nelle pagine de Gli Ultimi giorni affiorano le visioni di William Blake e di Andres Serrano, la poesia blasfema dei Birthday Party ed il muro di chitarre degli Smashing Pumpkins.

Folle, cinico e divertente. Metafisico e lapidario. Prego Dio che la Marsilio si affretti a tradurre la seconda avventura di Joe Panther intitolata (come l’album-epitaffio degli Stone Roses!) The Second Coming.

  (N.G.D’A.)

sul web: www.marsilioblack.tk

                    http://www.horror.it/masterson/index.html