Prologo -Ottobre
But can you save me?
Come on and save me
If you could save me
From the ranks of the freaks
Who suspect they could never love anyone.
Aimee Mann
Faceva già freddo, quella sera in cui Ale mise piede dentro al 18 con
una strana sensazione addosso. Mi caccio in un bel casino, si diceva,
stai attento vecchio, qui ti cacci proprio in un bel casino. Percorreva
il lungo corridoio senza sapere se sperare o temere quello che sarebbe
potuto succedere. Alla fine, ultima porta a sinistra, Claudia gli aprì
con il cane in braccio. Ciao. Bacio.
Due sere prima l'aveva chiamato, che fai? Ale era in giro con Luca e
compagni e compagne di università. Mah, sono in giro con Luca e altri,
ok vi raggiungiamo, aveva detto lei. E Ale aveva messo giù pensando no,
stasera Claudia qui non ce la voglio proprio, chissà perché non ho
voglia di vederla, in fondo è un'amica, lo è sempre stata, però
stasera no. Comunque ci stava mettendo un po' ad arrivare, Ale stava
dietro a una tizia di Milano ultimamente e così anche quella sera ci si
mise a chiacchierare quando Claudia arrivò e lo salutò, e prima che si
fosse presentata a tutti Ale parlava di nuovo con quella di Milano e
pensava beh, in fondo non è che mi dia così fastidio Claudia qui con
me, tantopiù che parla solo con Luca e in effetti era pressapoco sempre
stato così, Claudia conosceva meglio Luca e Francesco di Ale, che
quando aveva avuto le prime occasioni di parlarle sui banchi di scuola
non l'aveva presa troppo in simpatia, non avrebbe saputo dire perché ma
c'era in lei qualcosa che non lo convinceva, Claudia era strana diceva
cose strane, Ale ricordava un paio di mezzi discorsi senza capo né coda
che probabilmente per lei portavano un messaggio ben chiaro, ma lui il
codice del suo linguaggio non era mai riuscito a forzarlo mentre
Francesco e Luca sì, loro avevano iniziato a uscire con lei e le sue
amiche già da un paio di anni e così per forza di cose anche Ale ci
era entrato in confidenza serata dopo serata, ma sempre con
l'impressione di avere a che fare con qualcosa di incomprensibile e
d'altra parte non interessato a farsi comprendere. Finché circa un anno
prima in una notte piena delle solite mezze frasi, Ale aveva provato a
starla a osservare e a capire cosa le volasse in quella testa, un modo
come un altro per passare il tempo al pub, e non gli ci volle molto per
scoprire dietro ai suoi occhi marroni una certa passione inconfessata
per Francesco -d'altra parte i due erano molto amici e Ale non conosceva
nessuna ragazza che per almeno un periodo della sua vita non avesse
provato se non altro un debole per Francesco- e anche Claudia capì il
suo avere capito e con azzardata fiducia gli confermò i suoi sospetti
nonostante fosse la prima o al massimo la seconda volta che toccavano in
una conversazione degli argomenti personali, sorrideva e gli diceva sono
proprio scema a dirtelo, adesso correrai dritto da lui a
raccontarglielo, e lui la rassicurava no, prometto e in effetti, cosa
strana per lui che della riservatezza non conosceva neanche il nome,
passarono un bel po' di mesi prima che Francesco si accorgesse della
cosa da solo e Ale gli confessasse di averlo saputo. Ma perché non me
l'hai detto, gli chiese lui e Ale rispose, lei non voleva, me l'ha detto
fidandosi, mi scocciava, tanto prima o poi l'avresti scoperto e in
effetti era la prima volta che Ale si tratteneva dal raccontare qualcosa
a Francesco ma era anche la prima volta in cui per un momento gli era
sembrato di avere compreso Claudia e non voleva rovinare subito quella
fiducia che si era instaurata dal niente, comunque un anno era passato
da allora, Claudia aveva dimenticato il rifiuto di Francesco e
probabilmente anche l'averne parlato con Ale ma da quel momento c'erano
state un po' di occasioni in cui lui e Claudia si erano sentiti o visti
con maggiore confidenza rispetto a prima, se non altro perché le
chiacchierate con lei nel corso dell'estate nella città vuota
riempivano i buchi lasciati dal minor tempo libero di Francesco, che si
era fidanzato, e dalla contemporanea partenza di Luca, che era migrato
ad est per fare il fuori sede.
Lei nel frattempo era un po' in rotta con le amiche di sempre e si era
progressivamente avvicinata al gruppo dei ragazzi che l'avevano accolta
con piacere, non era bella ma in gamba e tutti le volevano bene, e anche
Ale ora ci si era affezionato un po' alla volta mano a mano che
trovavano cose da raccontarsi, finché Francesco che all'inizio era
stato l'unico ponte tra i loro due mondi si era fatto sempre più rado
nelle conversazioni che di ponti non avevano più bisogno, tant'è che
Ale aveva ammesso Claudia nella sua parte di universo appesa in camera,
e tra tutti gli altri trovò spazio anche lei, con un braccio di lui
sulla spalla in una foto fatta nel periodo della maturità e scattata da
Francesco, quando Ale e Claudia non si conoscevano affatto o per meglio
dire non si stavano neanche troppo simpatici, e lui forse quella foto
l'aveva fatta quasi controvoglia ma adesso la conosceva un po' e la
appendeva in camera e la sentiva ogni tanto per uscire, oppure lei lo
chiamava come aveva fatto quella sera, erano già le due passate adesso
e bisognava andare via e Luca puoi accompagnare Claudia a casa? chiese
Ale, certo rispose lui, e mentre Ale si preparava a continuare la serata
con varie persone tra cui la milanese Claudia lo abbracciò sorridendo e
gli disse ehi, guarda che sono gelosa, e Ale preso del tutto alla
sprovvista le buttò giù un neutro mah, dici sempre così ma poi sei tu
a non volermi, e lei lo abbracciò di nuovo tenendogli le mani e
guardandolo dritto negli occchi, e poi se ne andò via.
Ad ogni modo questa strana faccenda di mani e abbracci e sguardi aveva
messo Ale piuttosto in agitazione, Claudia l'amica di Francesco, lui
solo così l'aveva pensata prima di allora e adesso si chiedeva se non
ci fosse dell'altro, e non lo voleva nemmeno sapere perché Claudia era
matta, Claudia era strana, Claudia aveva troppi guai per la testa, lui
così ordinato e preciso e tranquillo cosa avrebbe potuto cavare da una
come Claudia, erano sempre stati diversi troppo diversi, anche per
diventare amici avevano fatto tanta fatica eppure adesso lei gli
prendeva le mani e diceva sono gelosa, e poi due giorni dopo lo invitava
a casa sua e Ale varcava la soglia dicendosi stasera succede un casino
te lo dico io.
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