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HYPERCUBE: CUBE 2 |
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io vivo gia nel cubo i miei files portano le date di registrazione piu oscene di tutta la redazione e i messaggi sms che mando registrano indelebile il segno delle mie notti insonni la luce e l' ombra sono ormai fenomeni assolutamente relativi se c'è una vita immaginata più aliena di quella reale che possiamo vivere noi oggi spiegatemela voi il film vorrebbe proiettarci in un esperimento angoscioso a proposito di fisica quantistica mentre il primo episodio era ben solidamente ancorato alla realtà cioè era possibile a tutti gli effetti o quasi costruire una macchina del genere questo secondo volume si apre ad elucubrazioni filosofiche e si avventura in un territorio molto più difficile da rappresentare sulla pellicola e allo stato delle tecnologie di oggi impossibile da realizzare nella realtà il tentativo c'è ma non riuscito a pieno purtroppo mentre il primo film era basato sul nero questo sul bianco mentre il primo film era assolutamente serio questo tende a sdrammatizzare e in questo è sicuramente più da terzo millennio del precedente ancora legato ad un modo di fare fantascienza assolutamente serioso sorpassato ma non è certo quella la serietà a cui tengo bensì mi interessa che prodotti che ostentano visioni futuriste siano almeno costruiti con dovizia di documentazione e con un certo livello di scientificità cosa che in cube 2 è riscontrabile solo parzialmente il problema viene dal semplice fatto che la pellicola ha due dimensioni e persino limitate quindi in effetti l' ipotesi che si potesse creare qualcosa di veramente spettacolare e suggestivo a parte delle ottime animazioni in 3d probabilmente frutto del software maya era piuttosto remota nonostante ciò ho apprezzato lo sforzo non completamente vano di allargare alle grandi masse di spettatori un mondo di ricerca che ormai si avvicina ad avere un secolo di storia esso ha praticamente prodotto poche migliorie dirette alla vita dei nostri giorni suscitando quindi ben poco interesse da parte dell' uomo della strada il campo di ricerche di cui parlo è qualcosa che è rimasto effettivamente nel limbo della comunità scientifica ed e all' oggi anche in leggera crisi a causa dell impossibilità temporanea di trovare una soluzione ad alcuni problemi di compatibilità tra campi d'applicazione delle teorie più importanti di cui facciamo oggi uso nelle scienze astronomiche che si tratti di un tentativo di rilancio per mettere qualche soldo da parte per la ricerca se sì sempre meglio che usarli per costruire ordigni da guerra al massimo potrà capitarci come ai protagonisti di finire dentro una cazzo di scatola multipla con altri undici disperati mm mi ricorda qualcosa cioè non mi ricorda i dodici apostoli ma i dodici pervertiti del gf3 cmq se non vi dà fastidio il solito modo di far dialoghi del cinema americano e qualche altra piccola caduta di tono il film sicuramente merita di essere visto magari in sala dove è sicuramente più grosso o magari anche a casa vostra in dvd tra un download e l' altro oppure con l' audio a zero e un bel cd di astral projection andrea capanna |
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