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LA CASA DELL’ALTRO: da Roma a New York, i giorni della paura |
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Girato con un taglio più cinematografico che documentaristico, sia a livello di inquadrature – gli intervistati e gli ambienti vengono ripresi da angolature inusuali – che per quanto riguarda le scelte di montaggio, La casa dell’altro è un video-diario realizzato a Roma, dall’11 settembre 2001, giorno dell’attentato al World Trade Center di New York. "Non è stata una nostra idea, ma di Bin Laden!" dichiara, ironicamente, il regista , "Ero a Roma con i miei collaboratori per preparare un altro documentario, quando siamo stati travolti dall’ondata di immagini provenienti dall’America e dalle televisioni di tutto il mondo". è iniziato così il viaggio per Roma, nei giorni e nelle settimane successive ai fatti americani, di Ahmed Maher. Il regista egiziano, studente dell’ High Institute for Cinema del Cairo, dal 1993 a Roma grazie ad una borsa di studio, ha cercato di comprendere, girando Roma con la videocamera, quanto accaduto, catturando pensieri propri e di altri, immagini dei canali televisivi, voci che si sovrappongono nella ricerca di un senso, in una grande città attonita di fronte alle scene incredibili provenienti dal video. Pensieri del regista che si uniscono a quelli di arabi residenti in Italia ma anche italiani, e stranieri, artisti, preti, giornalisti, gente comune. Fino al silenzio, quando mostra stranieri di varia nazionalità che tornano a casa dopo una giornata di lavoro. Questo video ci offre sicuramente una fotografia vera, reale di Roma con i colori del tempo mutevole di fine settembre, eppure come velata da un alone, che è l’inquietudine che traspare nelle facce della gente che vedi passare e che ascolti parlare. E gli sguardi sono tutti uguali, nei romani come negli arabi e musulmani, eppure diversi visto che gli uni sono semplici spettatori, mentre gli altri, mai come in questo momento, si sentono gli occhi del mondo puntati addosso. Il ritmo è godibile, grazie alla voce fuori campo e ad alcune sequenze (vedi le riprese sul tram della Roma notturna) di apprezzabile gusto stilistico. Ma l’insieme e l’intento, in particolar modo, rimane sfocato nonostante, o a causa, la ricchezza di materiale al montaggio. Risulta infatti poco centrato su eventuali elementi cardine e troppo ramificato per raggiungere uno scopo preciso, sia pure solo a livello di dibattito. Il video è stato prodotto dalla El Beat, il montaggio, che a detta del regista non è ancora quello definitivo, è di Salvatore Renda, i testi e le interviste sono state realizzate da Angela Di Maria, mentre la distribuzione è stata affidata a Marcello Buono. Fausto Biefeni Olevano
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