Antonio e Maria vivono alla
periferia di Roma. Lui fa l'autista, è orfano di madre ed è scappato dal
Sud e da un padre che a malapena conosce. Lei ha una bambina e nessun
marito, un negozio di surgelati e troppi debiti. Si conoscono, passano la
notte insieme, lui perde la testa per amore e pur di aiutarla diventa
complice di Saverio, un usuraio tuttofare a cui Maria deve troppo denaro.
Ma lei non dovrà mai sapere del suo sacrificio e non riuscirà mai ad
amarlo allo stesso modo. Luce dei miei occhi è stata
l'opera in concorso a Venezia che ha più diviso il pubblico, e il motivo
lo spiega in parte la scelta della giuria di premiarlo con le due Coppe
Volpi agli attori protagonisti nonostante gli scarsi voti attribuiti
al film di Piccioni anche da gran parte della critica. Non è un brutto
film, ma dopo la prima ora (e ne dura due tonde tonde, richiedendo
francamente troppa pazienza)le continue storie di ordinaria miseria nera
su cui la trama si adagia sono davvero troppe e troppo strazianti per non
rischiare di scatenare nello spettatore crudeli umorismi neri che, duole
dirlo, distraggono inevitabilmente dai nobili e pietosi intenti della
sceneggiatura. Il classico stile Rai-Fiction e la lenta lettura di lunghi
brani fantascientifici non aiutano poi a mantenere l'attenzione alta e le
palpebre aperte; eppure si è detto che non è un brutto film. Quello che
salva è la splendida interpretazione di Sandra Ceccarelli e Luigi
Lo Cascio, entrambi capaci di mantenere delicato e emozionante
il tono di intere sequenze solo con gli occhi: quelli azzurri di lei che
soffrono per non riuscire ad amare nel modo giusto e quelli neri di lui
che soffrono allo stesso modo per non essere ricambiato. Tutto il secondo
tempo del film rischia di fare uscire dalla sala di malumore, ma il finale
malinconico e dolce lascia un bel ricordo.
VOTO: 7 e mezzo.
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Sandra
Ceccarelli e Luigi Lo Cascio
Giuseppe
Piccioni
Interpreti Sandra Ceccarelli,
Luigi Lo Cascio,Silvio Orlando
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