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IL FUGGIASCO (Leggi l'intervista ad Andrea Manni) |
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Brutto giorno il 20 gennaio 1976 se hai diciotto anni, vivi a Padova, sei uno studente militante di Lotta Continua e ti chiami Massimo Carlotto. Il destino sta per riservarti una sorpresa crudele: soccorrerai la vittima di un delitto e da quel momento in avanti tutti i tuoi sogni si trasformeranno in un incubo pieno di bastonate, abbandoni e sinistri inceppamenti della macchina giudiziaria che dovrebbe riconoscerti innocente. Fermato. Arrestato. Imputato di omicidio. Come si dice: trovarsi nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Da testimone a soggetto sotto accusa il passo è breve, se a qualcuno serve un capro espiatorio. Molti anni e molte fughe più tardi, nel tuo primo libro scriverai: "Ho un passato ingombrante. Per metterlo da parte e pensare finalmente al futuro ho dovuto usare cinque grandi casse di legno."Queste stesse
parole aprono il bellissimo film che Andrea Manni
ha tratto da una vicenda assurda e terribilmente vera conclusasi il 7 aprile
1993 con un provvedimento di grazia firmato da Oscar Luigi Scalfaro dopo 11
processi, sei anni
Il Fuggiasco è un thriller in cui l’assassino non viene scoperto e un innocente si ritrova a vagare, "latitante per caso", costretto ad occultare la sua vera identità tra Parigi, Barcellona e Città del Messico, aiutato da un gruppo di esuli politici guidati da Lolo, cileno fuggito da Santiago dopo il golpe del 1973 che nei suoi ultimi anni di vita sarà tra i fondatori del Comité International Justice pour Massimo Carlotto. La solidarietà degli ultimi della terra, l’amicizia di altri perseguitati e l’amore della famiglia, di chi a Padova continua a lottare in nome di una giustizia che non c’è ("Lascia perdere il caso" è il consiglio di un giudice chiamato al telefono da Alessandro Benvenuti nei panni dell’avvocato Vignoni) sono gli unici punti fermi quando i passi del protagonista vacillano e la speranza di tornare a casa libero si fa sempre più flebile. Sono frammenti di
luoghi e fatti quelli che vediamo sullo schermo, un circolare di volti,
corpi,
Nino G. D’Attis sul web: il sito dello scrittore Massimo Carlotto |
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