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(c)ATTIVI con la c minuscola di Roberta PisaniSpeciale Cattivi : Buoni e Cattivi - (c)ATTIVI - Lionel Atwill |
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Proviamo ad immaginare I CATTIVI cinematografici: la mente inizia a srotolare km. di pellicola e i nostri occhi, automaticamente, diventano lo schermo riflesso di immagini intervallate da frazioni di secondi che svelano tutti quei volti i quali, nel nostro comune incarico da spettatori, hanno turbato il nostro stato conscio e inconscio: quanto è efficace l’immedesimazione cinematografica! Il primo volto che a me viene in mente è un volto animale e, precisamente, quello del cavallo decapitato nel Padrino (parte I) che, tramite un perfetto ragionamento a ritroso, riconduce al mandante di tale spargimento di sangue, nonché personaggio principale cattivo. Ma Don Vito Corleone (Marlon Brando - parte I/Robert De Niro - parte II), o il suo diretto discendente Michael Corleone (il grande Al Pacino) sono veramente dei cattivi del cinema? E in fondo quanti personaggi apparentemente cattivi sono in realtà altamente e profondamente giustificabili? Dal protagonista di Arancia Meccanica a quello di Hannibal in fondo sono tutti personaggi vittime o di una società massificata e senza valori, anzi con valori stravolti, o di gravi problemi psicologici, ma, almeno personalmente, non mi sento di condannarli; anzi, se dovessi accettare di difenderli in un tribunale punterei su un escamotage ben preciso: "I miei clienti non avrebbero potuto essere dei veri cattivi poiché, essendo protagonisti, hanno delle responsabilità "etiche" di non poca consistenza." Questo tuttavia non esclude che i cattivi ci siano e che per trovarli basta che ci si sposti dal proscenio e si vada un po’ più in fondo, in quella zona in cui c’è ombra. Sto parlando di personaggi, espliciti o impliciti che siano, il cui ruolo fondamentale è quello di portare avanti la storia, personaggi che non sono soggetti all’analisi psicologica degli spettatori, che non hanno la responsabilità di essere giudicati, o forse sarebbe il caso di dire giustiziati e che dunque possono permettersi di essere cattivi. Alla luce di ciò, i cattivi del capolavoro di Francis Ford Coppola a cui prima si accennava, non sono più i Padrini, mossi da nobili e alti valori, ma chi uccide solo per questioni d’affari, come il famoso turco della prima parte, o chi, pur essendo membro della famiglia Corleone, tradisce il proprio sangue, come Fredo nella seconda parte, o chi, ancora, inganna sotto mentite spoglie, come il corrottissimo cardinale della terza parte.
E dunque chi sono i personaggi (quanto mai realistici) più cattivi in assoluto, nel senso di più bastardi dentro, se non i vertici del POTERE?
E non è forse pur sempre vertice di un potere, tutto casalingo, il padre di Festen, cattivo per eccellenza e dunque solo apparentemente vittima delle infamie dei figli? O ancora, spostandoci da una sfera privata ad una pubblica, non è forse cattiveria pura quella di chi sta dietro al progetto, tutto a scopo di lucro, del fenomeno Truman Show? In poche parole: ATTENZIONE! perché se già nella realtà è difficile capire che "non è l’abito a fare il monaco", figuriamoci al cinema dove c’è pure un costumista a disposizione.
Filmografia essenziale · The Godfather (Il Padrino) - parte I - di Francis Ford Coppola, Usa 1972 · The Godfather (Il Padrino) - parte II -di Francis Ford Coppola, Usa 1974 · The Godfather (Il Padrino) - parte III - di Francis Ford Coppola, Usa 1990 · A clockwork Orange (Arancia Meccanica) - di Stanley Kubrick, GB 1971 · Festen - festa in famiglia - di Thomas Vintenberg, Danimarca 1998 |
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