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THE CONCRETES: The Concretes (Astralwerks)
Non ho più paura. Il freddo, la pioggia, il rigido inverno non sono mai stati così accoglienti. I fiocchi di neve non
sono mai stati così soffici. Disegno cuori sui vetri appannati delle macchine, sorrido ai passanti, accarezzo bambini accompagnati da madri premurose. Sprofondo in una deliziosa nostalgia.
Può un disco cancellare le brutture, i rancori, la solitudine? Ora si! The Concretes vi terrà per mano attraverso sentieri scuri, vi ricorderà che ognuno di noi ha bisogno di qualcuno da amare, nuovi amici da incontrare, sogni da realizzare. Fautori di questo piccolo miracolo un collettivo di frikkettoni svedesi capitanati da tre ragazze che hanno dato vita al progetto in un appartamento di Stoccolma. Dream pop assoluto. Istintivamente canzoni d’amore. E non sono il solo che ne è rimasto contagiato. Sul web è scoppiata la Concretes mania, un po’ quello che accadde qualche anno fa con i Belle & Sebastian. Oltre a rari EP e demos non autorizzati è facile scovare on web nastri registrati di loro che si bevono una tisana in sala prove. Parlare delle canzoni potrebbe essere superlfuo. You can’t hurry love il singolo che la casa discografica ha deciso di usare come ariete nei nostri cuori con il suo travolgente battimani non sfigurerebbe su Pet sounds dei Beach Boys
Ma è soprattutto ai Velvet Underground e a Nico che i Concretes sembrano ispirarsi. Anche in questo album, come in White light, le canzoni sono imperfette, sporche, ingenue, travolte da un wall of sound che rende inutile l’esistenza dei cd. Eppure sono una marea gli strumenti vintage di cui fanno uso (compresa un arpa), ma come per incanto restano impastati quasi combattessero tra loro per non prendere il sopravvento
Lonely as can be ti fa venir voglia di girare un film per poterla usare come colonna sonora. Chico è un pupazzo di neve che racconta poesie, un’altalena che fluttua in un giardino fiorito.
Mi rendo conto di non essere molto obbiettivo nel giudicarli, ma, se come me considerate i Vaselines una delle più grandi band di sempre, procuratevi immediatamente questo disco.
Jo Laudato
Sul web: www.theconcretes.com
